Giornate campali per le nostre montagne per il forte vento da Nordovest in questo continuo cambio di masse d’aria in alta quota, tra masse miti e masse più fredde. Un’altalena che spara -17°C ai 3152 del Piz Boè dopo che ieri si erano raggiunti i -7°C. Altri 10 gradi di delta, ed altre raffiche di vento impetuose che mettono anche stress alle nostre strumentazioni. Ieri, 27 gennaio 2022, è stata la seconda giornata più ventosa da luglio 2021, con quasi 800 km di windrun, cioè lo sfilato del vento nelle 24 ore. Solo il 4 gennaio è stato più ventoso: basti fare il conto che in una città come Bassano del Grappa, considerata ventosa per il resto della pianura, abbiamo registrato un windrun massimo di 1200 km AL MESE, nei mesi più ventosi della cittadina vicentina. Quindi fare la proporzione rispetto alla pianura è veramente incredibile: sono dati meteo che francamente ci lasciano senza parole.
Nella tabella allegata di ieri, si vedono 60-90 km/h diffusi ma non c’è stato l’acuto, cosa che invece è capitato questa mattina con ben 156 km/h realizzato dalla “solita” Funivia Rosetta. Ma il vento è soffiato copioso in tutte le Dolomiti, lasciando a secco i tanti sciatori, che hanno dovuto ripiegare sugli impianti meno esposti, ed ovviamente con Sellaronda chiuso. Un vento che ha soffiato copioso anche sulle vette prealpine ma non è riuscito a sfondare in pianura, un evento altresì clamoroso, in quanto in questi casi con una foehnata di cotanta potenza, il ricambio d’aria è quasi garantito. Invece l’alta pressione e l’inversione, è riuscita a contenere il vento, anzi lo ha “rispedito” alle alte quote.
142 km/h registrati a Punta CES ma anche nel Primiero raffiche a 65 km/h, contro i 113 km/h del Sass Pordoi e del Piz Boè.
La stazione Meteotrentino con più vento è Capanna Presena con 100 km/h. Una sola stazione oltre quota 100 km/h della Provincia di Bolzano: Curon Cima Undici con 130 km/h, quindi ancora una volta, le nostre stazioni meteo sono le prime in tutto il Triveneto.
E non finisce qui. Sarà un weekend molto ventoso per tutte le nostre Dolomiti ma in teoria il Sellaronda non dovrebbe essere stravolto come nelle ultime ore. Qualche nevicata ci sarà nelle estreme alpi di confine ma non è esclusa qualche spruzzata in alta quota anche in Val di fassa, pusteria e alto cadore-sappadino. Per pertubazioni degne di note bisogna passare almeno un’altra settimana.