Tutti, chi più e chi meno, ha assaporato oggi, il profumo del nostro caro vecchio “foehn” arrivato a spazzare le nostre pianure con un ottimo episodio. Chi vi scrive vive in pedemontana da sempre, ed il numero di eventi di questo tipo è piuttosto diminuito rispetto ai primi 10 anni del 2000, quando capitavano anche filotti di inverni con almeno 3 foehnate oltre i 60 kmh. Non girate questa statistica a chi lavora in montagna perchè il livello di sopportazione di questo vento che ormai imperversa da tre settimane, è ormai alle stelle. Difficile asserire se sarà l’ultimo evento nel breve termine, però per una discreta lunghezza di giorni, i venti da nord dovrebbero virare e quindi diminuire i forti venti misurati.
Certo ormai forse hanno quasi annoiato i report del vento, ma noi amiamo la didattica, il monitoraggio e coltivare una sana cultura di spiegazione dei fenomeni, per quello che possiamo saperne, informando correttamente e non sparando i titoloni come oggi si sono visti a destra ed a sinistra in tutto il web.
Ci sono state due fasi: la prima notturna sulle Dolomiti agganciata ad un fronte freddo in entrata che ha anche portato accumuli irregolari nelle valli dolomitiche, dai 5 cm a ovest ai 15 cm dell’alto bellunese, e la seconda al tramonto. In mezzo alla due fasi, l’evento in pedemontana e pianura con raffiche di vento diffuse dai 60 km/h ai 95 km/h, piuttosto omogenei, con la punta di 97 km/h a Bassano del Grappa verso le 10, quando il fronte è entrato poi con ardore.
In montagna come vi abbiamo abituato, sempre punte molto alte, non da record come già abbiamo potuto dimostrarvi nell’ultimo post di analisi. Probabilmente anche tra stanotte e domani mattina assisteremo ad un bel “bis” in quanto alcuni dati che vi mostriamo sono ancora in aggiornamento perchè la seconda fase continua a martellare in alta quota. con una temperatura prossima ai -19°C quindi con il record di windchill per le nostre “giovani” stazioni a -34,8°C a 3152 m.
Il Primiero sempre in prima linea con i 169 km/h a Punta Ces 2230 m Ski Center San Martino Rolle (TN), i 167 km/h al Col Rodella 2370 m Val di Fassa (TN), 143 km/h di Funivia Rosetta 2640 m e di 142 km/h di Ra Valles, Tofana, Cortina d’Ampezzo 2475 m (BL). Raffiche importanti anche sulle Prealpi con il record di Rifugio Monte Torla a Selva di Progno (VR) 1364 m con ben 98 km/h e Monte Avena (BL) 1344 m a 83 km/h. 70-80 km/h misurati anche sul pendio meridionale del Monte Grappa (TV) e sul Monte Corno (VI). 70-85 km/h anche sui passi dolomitici Sella e Pordoi.
In pianura come detto raffiche tra i 60 ed i 97 km/h di Bassano del Grappa, in un contesto molto “dry” in cui l’umidità è scesa sotto i tacchi al 20%. Ma i record anche della pedemontana siamo sul 5%/10% in altre annate.
Ecco si apre una fase da domattina di rientro mite e secco in quota che sarà poi scalzato da un ritorno del freddo, forse uno degli eventi più freddi della stagione che potrebbe anche portare diversi fiocchi di neve in giro per il Triveneto, a quanto si evince dalla modellistica. Ecco questo aprirebbe una fase piuttosto fresca.
Ovviamente per la precisione e la puntualità della nostra informazione, nel Triveneto si sono registrati 165 km/h a Cima Undici 2926 m (BZ) (terza assoluta nel conteggio generale delle raffiche), 140 km/h a Cima Beltovo (BZ) 3328 m, 130 km/h a Cima Pisciadu (BZ) 2985 m, 118 km/h a Diga Careser 2600 m (TN), Passo Rolle 2020 m (TN) 108 km/h e 90 km/h al Passo Manghen. Rispettivamente dati Provincia di Bolzano e Meteotrentino.
Per quanto riguarda la Val Gardena, 150 km/h a Seceda 2450 m, 113 km/h al Piz Sella 2284 m, Danterpieces 2305 m 106 km/h, le punte più alte nei rispettivi baluardi paragonabili ai Passi Dolomitici sopra citati.