Sono ormai da diversi giorni che transitano nelle nostre teste dei potenziali temporali ma per fortuna non stanno creando problemi come li sta creando in pianura con copiose grandinate in diverse parti del nord italia ed oggi anche nel nostro territorio vicentino, padovano, trevigiano e veneziano. Temporali convettivi semi stazionari che vengono generati da particolari convergenze di venti e di situazioni di forte umidità nei bassi ed alti strati. Per la montagna dobbiamo segnalare i “soliti” temporali autorigeneranti e stazionari che si bloccano su parti di valle o su parte di territorio molto limitati, come poi è successo a Vigo di Cadore, bellunese settentrionale, dove un forte temporale con oltre 50 mm in poche decine di minuti ha innescato un moto franoso tra pordenonese e bellunese. E’ l’ennesima frana nelle nostre estate, già capitato nel trentino occidentale e ieri ad Anterselva, dovuto ad alcune parti di territorio di per sè franoso e poco stabile sotto il profilo idrogeologico. Oggi è capitato all’Altopiano di Asiago lato sudest dove un temporale semistazionario per un’ora ha lasciato 53 mm in pochi chilometri quadrati, presso la nostra stazione di Osservatorio Monte Ekar Asiago 1366. Ad Asiago centro 5 mm, a Rubbio 2 mm ed al Monte Corno 5 mm. La seconda località con più precitazioni quest’oggi è il Rifugio Bocchette con 22 mm nel comune di Seren del Grappa, lato nordest del Monte Grappa. Poi si passa ai 16 mm del padovano. Tutto questo per rimarcare il fatto che è estremamente difficile individuare prematuramente l’andamento dei temporali. E’ più facile in pianura quando passano dei cavi instabili come questo, ma molto più difficile in montagna, quando particolari venti o situazioni fanno bloccare il temporale su una determinata zona.
Non possiamo chiamarlo Break per le nostre montagne, anche se questa sera la temperatura è scesa a 2.6c alla Cima Tofana di mezzo mt. 3244, il preludio di quello che succederà a metà della prossima setitmana. Da domani si risale e potremo segnare i valori più alti della stagione in media-alta quota e da lunedì anche in pianura prima dell’arrivo dei temporali. Alcuni centri di calcolo parlano di 15 gradi a 3200 m e di 35-37 gradi in pianura tra lunedi e martedì. Poi il primo vero break estivo per la pianura, il quarto per la montagna.
Negli ultimi giorni abbiamo registrato venti massimi quotidiani nell’ordine dai 50 ai 70 kmh abbastanza diffusi nella nostra rete stazioni meteo, ma senza picchi estremi e non direttamente collegati a temporali stazionari.