5093 metri è il record dello zero termico raggiunto ad Udine l’11 agosto. 5209 è stato quello che è apparso su tutti i media in Piemonte, vicinissimo al record storico di 10 anni fa. La media è di 3800 m 1974-2023. Numeri che aumentano anno dopo anno ed anche quest’anno si sono sfiorati i record dello scorso anno quando lo zero termico ad Udine è stato intorno ai 5300 m. Nessun record infranto, ma l’ultima settimana precisamente l’11 agosto è stato il giorno più caldo, diciamo tra le 5 giornate più calde degli ultimi 5 anni. I numeri li vedete voi nelle grafiche da noi proposte nelle tre ondate calde che abbiamo catalogato nell’articolo precedente https://www.facebook.com/MeteoTriveneto/posts/pfbid0eEpdTH3PFUei5g3ovmZsMkhHKWnNgNK8hD1jS2tsfwzgScQd7vHmgtopmXFBRwmhl Si vede realmente lo step da un’ondata calda all’altra, perchè quest’anno è stato un crescendo di temperature dalla prima all’ultima. Per la montagna si potrebbe anche parlare di 4 ondate calde, perchè in mezzo ai 15 giorni di ondata calda di luglio c’è stato un break che ha allegerito la pressione calda proveniente dai quadranti meridionali. I 13,6°c di Punta Penia è un valore indubbiamente altissimo come i 17,3°C del Sass Pordoi 2950 ma proprio in questa stazione il record permane +18°C di due anni fa. Invece la Cima Paganella ha avuto il suo apice a fine Luglio, giorno 28, con ben 21,3°C. Nelle prealpi a quota media di 1400 m la temperatura si è assestata tra i 23 ed i 24 gradi, mentre i valori di Canazei in fondovalle sono di assoluto rilievo con oltre 29 gradi raggiunti contro i 25,5 di Arabba ARPAV (record 29 gradi nel 2019). Meno pressante la situazione sulle Prealpi, ma comunque di rilievo con i 28,4 gradi raggiunti ad Asiago (superati i 30 gradi anche un anno fa).
Per quanto riguarda le medie non abbiamo dati a sufficienza ad oggi per permetterci una disamina approfondita, ma che speriamo di fare nelle prossime settimane, quando il tempo ci darà la possibilità di farlo. La sensazione dai primi dati è che continua il trend in leggero aumento, anche se non ci saranno record da segnalare. Se dobbiamo guardare a record, sicuramente uno di questi sarà dell’assenza di temperature prossime allo zero da più di un mese oltre i 3000 metri di quota, evento che capitava almeno un paio di volte nel pieno di Luglio e Agosto. Rappresenta un dato molto importante perchè rappresenta questo trend che ogni anno mette un altro mattoncino di temperatura positiva in un trend ormai conclamato.
Il primo di agosto abbiamo registrato dei numeri importanti di vento perchè a Penia durante il temporale abbiamo misurato 179 kmh ed in tutto il comparto dolomitico abbiamo misurato tra i 70 ed i 90 kmh. Rappresenta il giorno più ventoso di tutta l’estate che è stato comunque temporalesca e con eventi estremi sul Cadore e Comelico, nonchè in alcune zone del Lagorai. Meno in Fiemme e Fassa, aspettando la fine dell’estate. Anche nei giorni più caldi le cosiddette formazioni da convezione diurna si sono fatte vedere sovente, forse dovuti alla forte presenza di umidità nei bassi strati di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente.