Vi ricordate l’ondata mite dal 30 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022?
Da ieri, 10 maggio, stiamo misurando gli stessi valori in quota di quelle 72 ore che poi sono state identificative dell’inverno 2021-2022. Quindi dei valori pre-estivi misurati in pieno inverno ma che tra oggi e domani saranno dei valori prettamente estivi, valori che solitamente troviamo in giugno. La massima registrata oggi è stata di 5,1°C alla Cima Tofana 3205 m, ieri poco meno di 4 gradi. il 2 gennaio 2022 sono stati registrati +3,6°C. In quei giorni si erano registrati anche 14-18 gradi a 1200-1400 m (+18 al Monte Corno 1285 m, +17,1°C al Monte Torla 1364 m, +17,4°C al Monte Avena 1430 m) e 7-12 gradi ai 2000 m (Paganella 2125 m +10,5°C) ma in pianura l’inversione termica aveva ridotto il tepore, con massime intorno ai 10 gradi al confronto degli attuali 25-27 gradi. Attualmente stiamo misurando +17°C al Monte Corno 1285 m, +19°C al Monte Torla 1364 m, 21°C ad Asiago 1000 m, +12,6°C alla Paganella 2125 m. Questo per dimostrare sia la potenza dell’ondata calda di metà inverno ma anche il ruolo dell’inversione termica, troppe volte sottovalutata, non solo oggi ma soprattutto nei periodi più secchi e miti della storia invernale, soprattutto nei decenni passati quando la conoscenza del fenomeno invernale era limitata.
L’occasione è per pubblicare lo studio realizzato a gennaio, prendendo in considerazione di 8 nostre stazioni in quota: l’intenzione era di pubblicarlo al primo caldo di stagione per dimostrare con i numeri che super-ondata mite ci ha interessato a cavallo del 2022.
In allegato l’analisi della temperatura al Piz Boè 3152 m
Il nostro studio