Buona Festa della Repubblica a tutti noi e voi!
Stiamo osservando una primavera di rilievo, rispetto a quanto eravamo abituati a vedere nell’ultimo decennio, ma in effetti queste temperature registrate sono assolutamente in linea con quelle registrate negli anni che furono. E’ indispensabile sottolineare che intorno all’Italia, le temperature sono di un altro tipo, ma grazie ad una “palude” barica incentrata sull’Europa centro meridionale, sta continuamente richiamando vento fresco da est. Per tutti noi è una gran fortuna, perchè la situazione di crisi precipitativa era diventata non più sopportabile. Grazie a questo continua presenza di rovesci per lo più sparsi e di debole-moderata intensità (già oggi però si cambia registro e potrebbero esserci anche temporali con grandine soprattutto in area montana e soprattutto dolomitica), gli invasi in sede montana sono pressochè colmi, una grande notizia per tutta l’agricoltura della pianura che, a mio modo di vedere, dovrebbe passare un’estate meno critica della scorsa. Quello che interessa maggiormente all’uomo è ritornare alla “normalità”, quando la Natura ci ha sempre abituato ad uscire costantemente dalla normalità: la normalità per noi è riavere le falde acquifere a livelli normali. Ecco per arrivare a questo obiettivo dovrà servire un autunno importante a livello precipitativo, per colmare il gap di un anno e mezzo di sottomedia costante e preoccupante, preoccupante perchè non siamo abituati, noi abitanti del nordest, a vivere periodi senz’acqua, noi che consumiamo tanta acqua, a livello personale ma soprattutto a livello agricolo.
In questa settimana, in cui una minima dorsale è riuscita ad instaurarsi qui nel Triveneto, abbiamo registrato i primi 6 gradi a 3000 m, ma permane 1-3 gradi a quota 3343 a Punta Penia. In questa settimana abbiamo registrato a 3000 m (Sass Pordoi) i primi 1400 W/mq e persino i primi 11 di UV.
A livello nevoso, continuano i rovesci nevosi oltre quota 2900, ma è evidente dalla nostra webcam di Terrazza Delle Dolomiti Sass Pordoi 2950 Slm un certo calo del manto nevoso. Invece a quota 3343 m rimane intatto il manto nevoso che è quantificabile, vedendo foto e video, intorno ai 200 cm medi. Nei passi dolomitici la neve è completamente sparita mentre rimane oltre i 2300 m.
La temperatura non dovrebbe subire grandi cambiamenti nella nostra montagna, ma è evidente che progressivamente il tempo atmosferico andrà migliorando, in un contesto convintamente primaverile. In pianura, invece, dopo aver toccato i 30 gradi per alcune ore la settimana scorsa, la temperatura dovrebbe rimanere tra i 25 ed i 28 gradi.